domenica 6 marzo 2011

Non è facile come sembra. Innanzitutto, per un blog di street style servono foto di gente sconosciuta incontrata per la strada: per ottenerle bisogna avvicinare lo sconosciuto/a e chiedere di posare per una foto. Il guaio è che mi vergogno troppo per fare tutto ciò. A parte che con la mia digitale da turista di agosto non sono credibile, vorranno pure sapere perchè voglio fare una foto. "è per un blog di street style?" "ah, davvero? e qual è l'indirizzo?" "bè veramente non è ancora partito.." Il succo è che per fermare la gente mi serve un blog avviato, ma per avviare un blog ho bisogno di gente. Non c'è via di scampo! A meno che.. ma sì, è un'idea geniale! comincerò con foto scattate di nascosto, così non devo chiedere il permesso! Poi nel frattempo le mie foto mi guadagneranno un'enorme popolarità e la gente farà la fila per mettersi in posa e spenderà due ore ogni mattina davanti allo specchio nell'eventualità di incontrarmi. E' un piano infallibile.

Alla prova pratica, però, i risultati lasciano molto a desiderare. Nell'ansia di non farmi vedere, tengo la macchinetta in mano mentre cammino con molta nonchalance e il flash spento. Ne viene fuori, tra foto dei miei piedi e delle grondaie, qualcosa del genere:


Devo risolvermi a cambiare strategia. Nel frattempo sono orgogliosa di mostrarvi due cappotti newyorkesi.
Il nero è un luogo comune di New York. Ora, comprarsi un cappotto nero da mettere tutto l'inverno a Lecce è un conto. Ma a New York la temperatura è sotto zero, nevica un giorno no e due sì, non di vede il sole per due mesi di fila e la neve si ammucchia ai lati della strada in una pila annerita di sporco. Se cominciamo anche a vestirci di nero, conviene già prendere appuntamento con lo psicologo.
Per fortuna molti si ribellano e passano al bianco:


o al giallo! con bottoni sul retro:

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